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PAOLO BRUNELLO: una breve biografia

Dal 10 ottobre 2015, Paolo Brunello non è più fisicamente fra noi.

 

Nato a Vicenza, il 28 agosto 1975, e diplomato al Liceo Scientifico Quadri di Vicenza, nel 1994 si iscrive a Psicologia a Padova.

 

Dal 1994 al 1999 è stato volontario in 4 campi di lavoro estivi internazionali (Inghilterra, Croazia, Portogallo, Kosovo) nonché volontario presso l’Associazione Studenti di Vicenza, per l’organizzazione e la gestione di corsi di orientamento universitario, metodo di studio, conferenze, mercato del libro usato (Baratto, 5.000 studenti clienti).

2001 Obiettore di coscienza presso la Caritas vicentina, 10 mesi di servizio civile presso una casa di famiglia per disabili gravi.

 

Nel 1995/96 partecipa al programma Erasmus a Würzburg (Germania).

 

Durante l’ultimo anno di Università a Padova (1999-2000) ottiene una borsa di studio per trascorrere un anno presso l’Università della California la Jolla, a San Diego.

 

Si laurea con lode a Padova (2001) in Psicologia dell’organizzazione e del lavoro con una tesi a cavallo fra gli aspetti psicologici e quelli tecnologici della collaborazione: “Collaborare senza vedersi: lavoro a distanza in una organizzazione internazionale virtuale”. Il focus è incentrato su una piccola impresa di traduzioni con sede negli Stati Uniti ma con imprenditrici non americane, basata su di una rete di circa 900 corrispondenti in tutto il mondo. Nella tesi viene analizzato l’intreccio di più filoni diversi: aspetti organizzativi, tecnici, amministrativi, relazionali.

È premiato dalla Facoltà come miglior discussione sul tema, fra gli studenti laureatisi in quell’anno.

Nel 2004 è formatore in un progetto di cooperazione transfrontaliera (5 paesi coinvolti) nell’ambito del Programma Gioventù dell’Unione Europea per l’integrazione dei paesi dell’Est Europa.

In Kenya, collabora a un progetto di ricerca internazionale sull’uso di internet da parte degli scienziati dei paesi in via di sviluppo.

 

Successivamente, sempre a Padova, segue un corso sulla Cooperazione internazionale.

Contemporaneamente è docente di informatica per la facoltà di Psicologia dell’Università di Padova, e per alcune società private di formazione.

In forma strettamente privata, si reca a proprie spese ha nel 2002 in Burkina Faso per un mese. Una volta lì, trova modo di restare un secondo mese, per visitare i progetti di cooperazione internazionale in alcune ONG sul campo, adattandosi al contesto locale (in due mesi perde 7 kg).

In tale occasione nasce l’amicizia con Alexis, un giovane burkinabé (cioè abitante del Burkina Faso) e lo aiuta a porre le prime basi per un “Télécentre” a servizio dei locali che desiderino telefonare.

(Oggi il Télécentre di Alexis è tuttora attivo, e ha due dipendenti).

 

Successivamente entra in contatto con Pietro Fox - un vicentino ex allievo dell’Istituto Industriale Statale Alessandro Rossi di Vicenza - top manager di una importante multinazionale dell’informatica. Questi, dopo l’esperienza all’estero – dove tuttora risiede - ha sempre mantenuto il contatto con le sue radici di Vicenza. Ha deciso di lasciare l’attività dell’impresa in senso stretto per dedicarsi da volontario alla riduzione del “digital divide” - il divario fra coloro che già condividono la cultura della rete e coloro che ancora ne sono estranei - nei paesi meno sviluppati. In futuro svilupperà il programma “Digital Unify”.

 

La WITAR Organizzazione Non Governativa “Associazione ex Allievi dell’Istituto Alessandro Rossi nel Mondo” ha in atto da qualche tempo un gemellaggio con il Lycée Technique Alessandro Rossi (LTAR) in Burundi, a Ngozi (m. 1802) seconda città del Paese, e cerca un referente che parli francese ma anche inglese e abbia una competenza di base sia di tipo psico-pedagogico sia informatico.

Paolo è valutato come idoneo da Fox e viene assunto sulla base di un contratto privato, a carico della WITAR. Non quindi come volontario puro, ma come responsabile professionale di progetto, sia pure a modeste condizioni, per una e-collaboration - cioè collaborazione a distanza - fra le due scuole gemelle.

In tale ambito gestisce anche gli aspetti culturali, tecnici e di assistenza e manutenzione come Amministratore di Sistema informatico.

Il Burundi è reduce da una terribile guerra civile, che ha fatto moltissime vittime, ma al momento dell’arrivo di Paolo la situazione è relativamente tranquilla.

 

Paolo rimane a Ngozi come referente WITAR oltre due anni dal 2004 al 2007. Abita in una casa che gestisce in autonomia, ma raccordandosi sistematicamente con la WITAR. Ospita altri operatori del mondo sanitario e dell’ONU. Le iniziative più significative dell’esperienza sono da un lato l’installazione di una parabola satellitare per facilitare le comunicazioni didattiche fra i due Istituti superiori, vicentino e burundese, dall’altro la creazione di un’aula attrezzata e di un corso di informatica.

Ngozi (Burundi), 10 aprile 2005 - Paolo a caccia di satelliti

Ha contatti che vanno dagli abitanti locali e dai giovani allievi, agli insegnanti, italiani/vicentini e naturalmente burundesi, al preside, al vescovo, ricevendo fra l’altro presso la scuola la visita del Presidente della Repubblica burundese.

Organizza e assiste visite per ospiti vicentini in Burundi.

Per gli spostamenti utilizza una mountain bike. Il video girato in soggettiva, che Paolo ha pubblicato nel suo canale You Tube, rende l'idea di quale grande appagamento gli regalasse il fatto di poter pedalare in libertà tra quei luoghi incontaminati dalla natura lussureggiante.

 

Paolo aveva nella scrittura una fedele compagna di vita, alla quale affidava, in forma di poesia, i suoi pensieri, le sue riflessioni, gli stati d'animo più intimi. Gli piaceva dipingere con le parole; fare il ritratto delle persone che incontrava nel suo cammino. Sapeva descrivere la sensazione di un momento o raccontare, in forma di diario, la storia di una giornata particolare.

Nel 2004, in concomitanza con la partenza per l'Africa, apre il blog "webrunus" nel quale, per i successivi cinque anni, posterà quelli che lui stesso definiva rigurgiti emotivi, per poterli condividere anche con chi gli era lontano.

 

Nel 2005 segue - completamente dal Burundi - un corso annuale di e-learning e formazione integrata dell’Università di Padova.

La sua formazione informatica (pur con la base formale di psicologo) comprende l’acquisizione certificata delle competenze informatiche in ambienti MAC OS X, Windows e Linux; il Master avanzato in Keynote 09, la qualifica di formatore certificato sia in Microsoft Office suite sia in OpenOffice (ECDL completo) e come Amministratore di Sistema, e nel software di Virtualizzazione  (VMware Fusion) nonché come amministratore LMS di Moodle.

 

Nel terzo anno contribuisce alla selezione di un suo successore nel ruolo, Marco, e si trasferisce nella capitale Bujumbura, con un contratto - migliorativo rispetto al precedente - con la Cooperazione e con la Scuola francese, sempre nel ruolo di Amministratore di sistema per l’informatica. Crea la prima aula informatica dedicata e forma gli amministratori francesi. Contemporaneamente, svolge il ruolo di rappresentante tecnico-commerciale per l’Africa Orientale per Open-Sky, vendendo e installando antenne satellitari VSAT per connessione internet.



A seguito di alcuni assassinii di cooperanti francesi il presidente Sarkozy riduce l’impegno della Cooperazione francese in loco. Inizia la collaborazione con l’Agenzia per la Cooperazione Tecnica belga in Burundi, sulla base di un contratto che riconosce anche economicamente la sua acquisita professionalità. Il focus di questa fase consiste nell’installare una decina di Aule di informatica in altrettante scuole superiori del Paese, e nel formare 30 nuovi formatori/amministratori per dirigerle.

Paolo lo fa spostandosi nelle varie zone del Paese dove le aule devono essere dislocate.

Qui ha origine da un lato l’ipotesi di una tesi di Dottorato sul tema, dall’altro il contrasto culturale con la logica della Cooperazione belga, di base sia a Bujumbura sia a Bruxelles.

 

Ogni anno Paolo partecipa alle Conferenze sulla Cooperazione in Africa: inizialmente a Tunisi, come spettatore, poi con ruoli via via più significativi (assistente, relatore, moderatore) ad Accra, a Doha. Entra in contatto con una figura di spicco, il prof. Tim Unwin, della Royal Holloway University of London, che gli propone di fare un dottorato sul tema che lo ha visto impegnato sul campo.

 

Paolo accetta e si trasferisce nel Regno Unito, nel minuscolo centro di Egham, duemila anime, dove ha sede l’Università, a poche decine di km da Londra, nella periferia inglese. L’orientamento della tesi: “Le promesse mancate: verso una comprensione interculturale della formazione all’Informatica e Comunicazione”.

 

Studia due anni spostandosi fra due stanze, una di residenza una di studio, di pochi metri quadrati ciascuna. Ha sporadiche occasioni di impegno professionale esterno fra cui - su incarico e coordinamento del prof. Tim Unwin - la valutazione della qualità di alcune Facoltà dell’Università di Berlino.

(Il prof. Unwin, che opera sistematicamente in tutto il mondo con un incarico di vertice nel Commonwealth quanto alla sua materia, ha portato in 10 anni il suo Istituto ad essere ufficialmente riconosciuto fra i primi 10 del mondo, e fra i primi due del Regno Unito a livello universitario).

 

Ritornato in Italia, in parallelo con la cura della tesi di Dottorato, presta per circa un anno la sua attività di consulenza in una piccola società vicentina.

In tale periodo affina la sua passione per la comunicazione didattico/informatica. Mette a punto e sperimenta sul campo una modalità evoluta della tradizionale comunicazione via PowerPoint, basata sul modello alternativo che utilizza l’applicazione Keynote, che Paolo elabora in modo molto personale.

Ciò avviene sia in campo aziendale con alcune occasioni di tipo anche competitivo a livello nazionale e internazionale, sia in campo didattico con alcune dimostrazioni in ambito scolastico.

Contemporaneamente, coltiva i contatti acquisiti in raccordo con il prof. Unwin e sviluppa una professionalità specifica in collaborazione con Eva Schiffer, una studiosa e professionista tedesca trasferitasi di base negli USA: è il modello NetMap, una modalità per facilitare l’armonizzazione dei rapporti istituzionali e pratici fra i diversi soggetti operanti con diversi ruoli su determinati territori in evoluzione socio-economico-culturale.

 

L’insieme di tali contatti lo porta ad essere invitato come guest speaker a Lugano, presso l’USI – Università della Svizzera Italiana – che è in contatto con la Holloway University of London.

L’USI offre a Paolo una borsa di studio di circa un anno e mezzo, che gli permetta di proseguire e concludere i suoi studi di dottorato a Lugano.

 

Stabilitosi a Lugano con altri studenti di diversa nazionalità, lavora alla tesi in un clima più permeabile alle attività extra studio: dallo sport al tango.

 

Nel frattempo non ha abbandonato i contatti con Pietro Fox – che è diventato il direttore dell’americana STMicroelectronics Foundation che ha, come scopo dichiarato, l’assistenza e la diffusione dell’informatica in particolare fra i giovani nei Paesi meno sviluppati.

E in raccordo con Fox nel 2013 Paolo realizza, per il programma Digital Unify della STMicroelectronics Foundation, in serrata concorrenza con un team universitario di ricerca - alternativo alle sue proposte - un Manuale per l’insegnamento dell’informatica per i giovani sopra i 14 anni: ICB Information Computer Basic, strumento di alfabetizzazione informatica, poi tradotto in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese e cinese, ed utilizzato ogni anno da circa 60.000 studenti, in India, Marocco, Senegal, Sierra Leone, Bolivia, Italia, Francia, Sud Sudan. Tale collaborazione si arricchisce nel 2015 con un nuovo Manuale, concepito in raccordo con l’ONG svizzera seedlearn, una piccola società di formazione e consulenza creata da colleghi italiani, con sede a Lugano, e con ideali etici, culturali e professionali affini ai suoi.   Il manuale è finalizzato all’alfabetizzazione informatica dei ragazzini nelle aree rurali dell’India, a cura della STMicroelectronics Foundation, utilizzando dei tablets Android.

Il corso di 20 ore in 10 lezioni, si propone di complementare il curriculum scolastico aggiungendo una componente informatica.

Si tratta di uno strumento originale, multicolore e particolarmente innovativo, che la STMicroelectronics Foundation di Fox intende utilizzare per promuovere la propria missione in tutto il mondo.

È questo manuale che Paolo ha portato come propria dote e chiave d’entrata in seed.

 

Frattanto ha approfondito il suo rapporto professionale con Eva Schiffer, PhD, una professionista tedesca, inventrice di Net-Map, trasferitasi negli USA. Paolo è il Primo Net-Map facilitator certificato in Europa. In questa veste organizza la prima Summer School a Vicenza nel 2011. Oltre ad avere usato Net-Map nella sua ricerca di dottorato, conduce numerosi workshop di formazione al metodo presso varie università (Royal Holloway, Londra; USI Lugano, Università di Brescia; St. Gallen Universität). Inoltre lo propone e lo attua presso il centro di formazione dei quadri delle Nazioni Unite a Torino, e in molteplici conferenze internazionali (IPID 2009, Londra; ShareFair, 2011, Roma; IPID 2011, Lugano; ICTD 2013 Atlanta; WSIS Forum 2012, Ginevra). In Italia applica il metodo nell’ambito di una consulenza all’associazione ANFFASS di Bassano, in collaborazione con la dott.ssa Roberta Zarpellon di Traguardi.

 

Come in Africa e in Inghilterra, anche a Lugano il suo mezzo di spostamento resta la bicicletta, che è anche occasione di attività sportiva.

 

È però purtroppo proprio con la mountain bike che, nell'ottobre 2012, Paolo ha un gravissimo incidente a Lugano. Viene investito senza sua colpa da un’auto che gli taglia improvvisamente la strada. Mentre la cronaca giornalistica locale lo aveva dato per spacciato, resta in terapia intensiva una settimana nel locale ospedale, ma dopo una degenza riabilitativa si riprende.

Il tempo inattivo però trascorso dà luogo al mancato rinnovo della borsa di studio, complicando le cose.

 

Una volta ristabilitosi dall'incidente, Paolo non abbandona, anzi intensifica l’attività sportiva, estendendola al nuoto, all’alpinismo estivo e invernale, al paracadutismo e alla corsa, con maratona, triathlon e ultra-trail.

Foto a sinistra - Galliate (Novara), 5 maggio 2013 - Paolo esulta al traguardo della sua prima maratona                            

Foto a destra - Locarno (Svizzera), 1 settembre 2013 - La soddisfazione di Paolo per aver concluso il suo primo triathlon

Col nostro racconto giungiamo al 2014, il sesto anno della crisi economica generale, che non risparmia l’Italia né la Svizzera, e il cambio di prospettiva, anche economica, non è indifferente. Indirettamente suggerirebbe l’abbandono della tesi, la cui rifinizione si rivela molto impegnativa.

È un’ipotesi che non viene presa in considerazione da Paolo, che torna a Lugano a lavorarci. A fine anno con un definitivo, brillante colloquio a Londra conclude il suo lavoro, con particolare riconoscimento e soddisfazione.

Paolo prima e dopo la discussione della tesi di dottorato

La tesi di dottorato e le sue pubblicazioni in qualità di ricercatore del Dipartimento di Geografia sono consultabili nella pagina web Dr Paolo Brunello del sito della Royal Holloway University of London.

 

Fox in parallelo ha lavorato alle ipotesi di diffusione anche del Manuale T4K, e gli prospetta di andare in India, per una prima sessione formativa di un paio di settimane, a 2015 più avanzato.

 

Paolo si prende il tempo per una vacanza da sempre tanto desiderata in India e anticipa a gennaio 2015 la sua partenza per fare un’esperienza a ruota libera in quei territori, in vista del corso, che tiene con ottimi risultati specie quanto ad entusiasmo dei destinatari e interlocutori, a cavallo di maggio/giugno.

Il paesaggio ammirato dal finestrino del treno Trans-Asia Express, durante il viaggio di rientro dall'India,

dal quale Paolo trae ispirazione per la poesia "Dissolvenza" - giugno 2015

Rientra – via treno e altri mezzi sul territorio – a fine giugno 2015 in Italia dopo le due gratificanti settimane di formazione formatori, e con la prospettiva di ritornare a settembre in qualità di assistente alla prima esperienza dei suoi allievi divenuti insegnanti.

 

Il rientro in Italia suona difficile: luglio e agosto non sono mesi favorevoli dal punto di vista economico, nonostante la prospettiva di tornare in India in settembre e in Marocco per altre due settimane in novembre, e qualche altra commessa in Italia e in Svizzera.

 

Approfitta del periodo di inattività agostana verso l’esterno per mettere a punto definitivamente il suo sito web “keynotekarma.com", in cui ha raccolto un po’ tutto il suo percorso almeno sotto il profilo didattico culturale.

 

All’inizio di settembre va a fare il supervisore al corso di una settimana che ha avviato in India.

È il suo ultimo lavoro significativo.

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